

Quando devi imparare qualcosa impara sempre dai migliori. Io sono fortunato, quindi: perché nel campo del web marketing turistico gli Irlandesi sono dei veri draghi!
Il Settore del Turismo
Il settore del turismo vede ormai in internet come il suo principale interlocutore e mezzo indispensabile per la promozione.
Hotel, bed and breakfast, strutture ricettive in generale oltre a tutte le numerose e diverse attività legate al turismo, si pubblicizzano attraverso i più diversi strumenti messi a disposizione dal web marketing.
Strategie di Web Marketing Turistico
Il successo delle diverse strategie di promozione attraverso internet è strettamente legato all’obiettivo e al risultato che si vuole raggiungere a livello aziendale.
Ogni attività turistica ha le sue caratteristiche e, in funzione di queste, è necessario adottare specifiche azioni di web marketing turistico online per ottenere concreti risultati sul web.
Non esiste, quindi, una ricetta universalmente valida per avere successo su internet, bensì azioni specifiche costruite a misura di singola azienda che si occupa di turismo.
Tra le più utilizzate strategie di web marketing per il turismo, sicuramente il primo posto è riservato dalle campagne pubblicitarie di AdWords, legate al pay per click, che consentono di ottenere in modo rapido e immediato, una buona visibilità.
Per restare in tema di pubblicità a pagamento, sono sempre più le aziende del settore turistico che affidano la loro immagine ai social network come Facebook, che, grazie alla sua promozione targettizzata, consente alle strutture turistiche di fare giungere il loro messaggio pubblicitario direttamente sulla bacheca delle pagine di effettivi potenziali clienti interessati al tipo di offerta che viene proposta.
I social media sono anche un ottimo strumento per costruire la brand reputation, oggi più che mai essenziale per trasformare gli utenti internet in clienti.
Ma il web marketing per il turismo mette anche a disposizione strumenti non strettamente connessi alle inserzioni pubblicitarie. Basti pensare all’email marketing, ottima soluzione per attività il cui obiettivo primario sia fidelizzare la clientela acquisita.
In ogni caso non bisogna mai dimenticare che la migliore strategia di web marketing per il turismo e non solo, la prima da affrontare, a prescindere da qualsiasi altra soluzione, è e resta la visibilità, ovvero ottenere il posizionamento del proprio sito nei primi posti delle pagine di Google e degli altri motori di ricerca.
Marketing per il Turismo: un esempio d’eccellenza
L’Irlanda è un Paese piccolo che sta uscendo da una recessione terribile.
Non è mai stato un Paese industriale. Le leve su cui sta cercando (sembra ci stia anche riuscendo) a sollevarsi sono l’attrazione di capitali dall’estero, con particolare riferimento all’IT, e il turismo.
Un settore, quello del turismo, che vanta una organizzazione veramente impressionante dal punto di vista di marketing, sia per attrarre privati sia per attrarre turismo legato al settore business (conferenze, convegni, fiere).
Il fatturato previsto per il 2015 per l’industria del turismo irlandese è pari a 7 miliardi di euro. L’agenzia (paragovernativa) Tourism Ireland ha investito 280 milioni di euro in marketing, un marketing che aveva come output
Thousands of opportunities for potential visitors around the world to read, hear or watch positive messages about Ireland; Tourism Ireland estimates that this media exposure is worth an estimated €280 million in equivalent advertising value.
La fonte è Tourism Ireland, il corsivo è mio: sono stati creati migliaia di contenuti online per dare l’opportunità ai potenziali visitatori di leggere, ascoltare, vedere messaggi positivi sull’Irlanda.
Il conto della serva dice che 1 euro speso in contenuti genera 25 euro di contenuti di fatturato.
Il buon senso dice che se uno dei modelli più di successo al mondo si comporta in questo modo, forse è il caso, ovviamente, certo, fatte le proporzioni con il budget che si ha a disposizione, di provare a interrogarsi sul modello e farlo (il più possibile) proprio.
Web Marketing per il Turismo tra content, social e reputation
Proviamo allora ad abbozzare una strategia sostenibile anche per una piccola azienda turistica (un agriturismo, per esempio).
Prima azione, su cui fondare tutto il resto: creare, e soprattutto mantenere costantemente nel tempo, un blog aziendale. Nell’utilizzo del blog si deve abbandonare l’ansia di dire quanto siamo belli e bravi come se fossimo a un mercato.
Si deve dimostrare che conosciamo il territorio nel quale operiamo, le sue caratteristiche, le sue peculiarità, e che, proprio per questo, viverlo “da noi” e “con noi” sarà un’esperienza più completa, più accattivante. Indimenticabile.
Seconda azione, diffondere i contenuti così creati su un pannello social che sia bilanciato tra budget e ambizioni di crescita.
Nel campo del turismo essere su Instagram o Pinterest mi sembra un must, soprattutto se si vuole (e perché non si dovrebbe?) rivolgersi a una audience internazionale.
Terza azione: cominciare a “speculare” (parola usata in senso buono, una volta ogni tanto!) sulle ricadute positive dell’onesto, duro, appassionato lavoro di ospitalità.
Abbiamo attirato i clienti sul nostro territorio, li abbiamo informati: se li “coccoliamo” nel modo giusto saranno loro stessi a utilizzare il web per parlare di noi, aumentando la nostra reputazione e… facendo gratis del marketing per noi!
Web marketing turistico: i due flussi di Pinterest e Instagram
Anche se è vero che Facebook la fa da padrone, soprattutto in Italia, è altrettanto vero che il giocattolone di Zuckerberg non è affatto l’unico social network esistente. Se vuoi fare Social Media marketing devi sapere quali sono i social più popolari per il settore del turismo.
In particolare, due social network nei quali la parte del leone la fanno le immagini sono particolarmente indicati per attività a supporto di strategie nel campo del web marketing turistico. Sto parlando di Instagram e Pinterest.
Instagram per il Turismo
Instagram è nato nel 2010 ed è diventato nel frattempo un “pezzo” della galassia – Facebook, che se lo è comprato tre anni fa. Rispetto alle declinazioni in campo di web marketing turistico Instagram ha dalla sua i concetti di challenge e contest: eventi in cui si hanno dei “vincitori”.
Vincitori a cui possono o meno andare premi, rispetto a un argomento specifico che viene etichettato con uno specifico hashtag e dalla menzione dell’account che del challenge o contest è l’organizzatore.
In questo modo si crea un flusso di interazione tra chi lancia i challenge / contest e chi vi partecipa, creando una fidelizzazione al brand.
Naturalmente un flusso di questo tipo è utile perché il brand può a sua volta riutilizzare come contenuti marketing quelli di fatto prodotti dai partecipanti e il campo turistico è perfetto per attività di questo genere: un albergo, museo, attrazione turistica possono creare un challenge valorizzandosi come brand e contribuendo a valorizzare il territorio.
Oppure creare un contest a premi (offrendo in premio sconti, pernottamenti, accessi…) in chiave di aumento diretto e immediato della fidelizzazione.
Pinterest per il Turismo
Anche Pinterest è nato nel 2010 ma più in sordina, e negli ultimi due anni ha avuto un eccezionale boom, con risultati stupefacenti, per quanto riguarda il mercato statunitense, in termini di supporto marketing all’e-commerce.
Pinterest è utilizzabile per un flusso di comunicazione più ad ampio respiro: le immagini, che su Instagram “invecchiano” velocemente, su Pinterest sono fatte per rimanere e per diffondersi costantemente nel tempo.
Ottimo, quindi, usare Pinterest per stabilire una connessione tra la propria attività turistica e le bellezze del luogo, fornendo informazioni e, ovviamente, belle immagini.
Con una attività di web marketing turistico combinata, che sfrutti le peculiarità dei due canali in una strategia unica, si possono ottenere risultati in termini di fidelizzazione veramente sorprendenti.