

Aumentare il numero di vendite, con una strategia di marketing efficace e a basso costo: è l’obiettivo comune di tutte le aziende. Ciò che cambia, sono le procedure messe in moto, per raggiungere tale obiettivo. C’è chi decide di affidarsi ai social, chi alla pubblicità di Google Adwords, chi all’Email Marketing… ognuno possiede una propria strategia definita.
Da diversi anni, in questo scenario di grande competitività, sta emergendo sempre di più la cosiddetta tecnica del guerilla marketing. In cosa consiste? Per cosa si differenzia? Conviene attuarla? Cercherò di rispondere a questi interrogativi, lasciando uno spazio finale, dove presento gli esempi più geniali di guerilla.
Spiegazione della tecnica
L’espressione guerilla marketing deriva dalla parola “guerriglia”, che in ambito militare, rappresenta quella forma di conflitto, dove si utilizzano tecniche alternative per vincere contro avversari più forti. E’ questo il significato più profondo, che rappresenta tutta la filosofia del guerilla marketing. L’obiettivo è quello di spendere un budget basso, per vincere la concorrenza con aziende che investono molto di più. Per fare ciò, c’è bisogno di veicolare un messaggio perfetto, che attragga le persone in maniera del tutto naturale. Per realizzare questa strategia, serve grande creatività, immaginazione e capacità di intercettare il pensiero della gente.
“Il guerilla marketing è la verità resa affascinante. Ottenere obiettivi convenzionali attraverso l’impiego di mezzi non convenzionali. L’investimento maggiore nel guerilla marketing si basa sul tempo, l’energia, l’immaginazione e le informazioni anziché sul denaro”. – Jay Conard Levinson, autore di “Guerrilla Marketing”
I diversi modi per fare guerrilla
Tenendo a mente, il principio base della strategia, esistono diverse tecniche per arrivare al successo. Tra le più utilizzate troviamo:
- Stickering ( utilizzo di adesivi promozionali, affissi per strada oppure distribuiti come volantini )
- Newsmaking ( trasformazione in notizia di un evento legato al marchio, che susciti particolare interesse nelle persone)
- Trojan marketing ( occultamento del prodotto da sponsorizzare, dietro un “cavallo di troia”, ovvero una notizia particolare che faccia scalpore tra la gente)
I punti di forza del guerrilla
In un mondo nel quale, siamo continuamente presi di mira da pubblicità invasive, c’è bisogno di differenziarsi. Occorre colpire le persone con qualcosa di unico. Ecco perchè si parla di “effetto sorpresa”, come principale punto di forza della strategia. Un messaggio pubblicitario particolarmente creativo, piazzato in un luogo insolito, suscita l’attenzione della gente che passa. Sospendiamo i nostri pensieri, per concentrarci su una pubblicità… non una cosa che succede spesso.
Un altro punto di forza del guerilla marketing, è rappresentato dal cosiddetto “effetto diffusione“. Questo fenomeno è consequenziale al precedente: se vediamo una cosa che ci colpisce, siamo maggiormente stimolati a condividerla con i nostri amici. In questo modo, sono le persone si fanno promotrici del brand.
Il terzo e ultimo punto di forza è rappresentato, come già detto, dal costo. Una volta sorprese le persone e averle indotte a condividere il messaggio, avremmo meno necessità di sponsorizzarlo in autonomia. Si ha una drastica riduzione di costo per visualizzazione.
Guerrilla marketing: alcuni esempi geniali
Se siete arrivati fin qui, l’argomento sicuramente vi ha incuriosito.
State pensando di ideare anche voi una campagna? Volete capire da dove si parte?
Per farlo, vi consiglio di prendere spunto, dalle migliori campagne attuate negli ultimi anni.
Vi rimando quindi, all’articolo che presenta 5 esempi geniali di guerrilla marketing. Buona lettura!