

Qualche riflessione sul quello che ci capita ogni giorno nel fare SEO, a partire da una lettura americana. La SEO è sempre in movimento, per cui deve essere approcciata dinamicamente.
Aaron Agius scrive per il sito Entrepeneur e recentemente ha pubblicato un interessante articolo sullo stato della SEO, la famosa, e famigerata, Search Engine Optimization.
Fare SEO: i trend in atto.
Un articolo che dimostra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che fare SEO è una cosa “viva”, che varia al variare di tecnologie e influssi estremamente vari tra di loro, che si adatta e che no, non è assolutamente “morta”.
E, ancora una volta la SEO è qualcosa che deve “rincorrere”, che ci piaccia oppure no, le decisioni di Google.
Così la cosa più importante a cui mettere mano adesso, prima che sia troppo tardi e se non lo si era già fatto, è di rendere il proprio sito mobile – optimized. Perché? Google ha ormai dichiarato ufficialmente che i siti non ottimizzati per il traffico da dispositivi mobile saranno automaticamente penalizzati.
Fortunatamente, la qualità di un sito non si misura solo per ciò che vuole Google, ma, in ultima analisi, per ciò che vuole la sua stessa audience. Per questo motivo, ci dice Agius, non è da sottovalutare assolutamente il “fattore umano” anche nella creazione della reputazione (e dei backlink…) di un sito: un po’ di sane pubbliche relazioni possono fruttare ottimi scambi di link e una altrettanto sana reputazione online. In questo modo i contenuti prodotti divengono “naturalmente” più visibili, più interessanti per l’audience e, così, contribuiscono appunto “naturalmente” all’aumento di traffico del sito.
Sulla base di queste informazioni sarà possibile cominciare a delineare una strategia di posizionamento SEO vincente. E vincente perché, alla fine, fondata su un assioma fondamentale e a prova di policy di Google: l’assioma secondo il quale i contenuti, quando sono buoni, vincono. Contattaci per una Consulenza SEO!