

Questo articolo vuole semplicemente chiarire cos’è il Cloaking ma non lo ritiene un elemento da utilizzare per la propria strategia SEO, sconsiglia vivamente di intraprendere questa strada per ottenere risultati. Attraverso la tecnica informatica del Cloaking si possono presentare ai motori di ricerca contenuti o URL diversi da ciò che poi si andrà a visualizzare realmente nella pagine internet.
Ciò che il sito va a guadagnare, utilizzando questa tecnica, è un migliore posizionamento all’interno delle SERP. Per questo motivo il cloking è attualmente una violazione delle istruzioni di Google; i webmaster possono incorrere nel rischio di veder bannati i proprio contenuti, colpevoli di aver mostrato all’utente umano un risultato differente da quello previsto.
Si parla di cloaking, ad esempio, se una pagina invece che offrire un testo HTML, fa visualizzare poi agli utenti soltanto contenuti di tipo visivo come immagini. Oppure può succedere che, dopo la compromissione di un sito, l’hacker debba ricorrere al cloaking per impedire il rilevamento della manomissione da parte degli sviluppatori delle pagine web. La tecnica consiste nel rilevare una serie di keywords attraverso dei semplici passaggi.
In primo luogo bisogna identificare il visitatore; si cerca dunque di capire se sia umano oppure uno spider. Questi ultimi possiedono tutti in nome e possono essere facilmente tracciabili. Inoltre gli spider possiedono un indirizzo IP che può aiutare nell’identificazione.
Stabilito ciò si crea una pagina ricca di keywords, ma dalla grafica scadente, se si ha a che fare con uno spider, oppure, se si ha di fronte un’utente di tipo umano, si cercherà di rendere il contenuto ben leggibile ed impaginato in maniera accattivante e ben curata. Fare ciò richiede però una certa esperienza e si sfiora un certo livello di rischio.
Come abbiamo già accennato prima, questa procedura è ritenuta da Google, assolutamente illegale. Purtroppo i sistemi automatici non riescono ad accorgersi della procedura, mentre un utente umano potrà scoprire il trucco con delle semplici manovre, come il controllo della cache, e potrà di conseguenza segnalare il tutto.
Se l’obiettivo è però di portare la pagine nelle prime posizioni nei risultati di ricerca il vostro scopo, anche se illegalmente, sarà raggiunto. Non lamentatevi se dopo poche settimane verrete penalizzati da Google che vi farà semplicemente sparire dalla sua ricerca interna. La mia esperienza nel risolvere questo tipo di problematica